10 gennaio 2007

Centrosinistra e dintorni: che succede?

Telefonate, vertici, incontri e-mail, comunicazioni a mezzo stampa, passaparola. C'è un po' di tutto in queste ore dalle parti dell'Unione. Le forze che la compongono, nonché quelle che non orbitano attorno al centrodestra si stanno tutte interrogando. La domanda è la stessa ed è una doppia domanda. Con quali programmi il centrosinistra affronterà i suoi avversari alle provinciali di metà anno? Con quali coalizioni si andrà al confronto elettorale?

Nelle ultime settimane era uscito di tutto: pezzi di Lega contro la Cdl, uniti ai moderati dell'Unione. Raggruppamento democristiano al centro contro destra e sinistra. Accordi celati tra la Dal Lago e la Fontanella, mentre la stessa Dal Lago finge di allearsi con l'ala soft del centrosinistra. Insomma una girandola di indiscrezioni dalla quale non si capisce bene che cosa uscirà.

Qualcosa di più chiaro dovrebbe uscire oggi a trada sera, quando si riuniranno le direzioni provinciali di Ds e Margherita, ma c'è l'eventualità che si decida di non decidere, anche per evitare fratture interne. Frattanto nel centrosinistra i partiti che sembrano avere le idee più chiare sono IdV, Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani, che rifiutano «inciuci con la vecchia guardia di palazzo Trissino per andare al potere giusto per entrare nella sala dei bottoni».

E nell'ala, da qualche settimana ribattezzatasi ala del rigore, chi ha definito già mostrato tutte le carte è il partito dei Comunisti Italiani. «La priorità è un programma da scrivere insieme, senza soluzioni precotte da nessuno, magari presentateci in tavola all'ultimo momento. Poi c'è la questione morale e quella della trasparenza per noi vitale». Qualche piccolo esempio? «Stabilire che chi ha ruoli istituzionali come consigliere o assessore non può entrare nella compagine degli enti controllati».

Poi però Langella entra nello specifico: «Vogliamo capire che cosa ha fatto la Dal Lago per le politiche del lavoro. Che cosa ha fatto per arginare il precariato. Che cosa ha fatto per conciliare un riammodernamento dell'industria con la tutela del'ambiente. Il nostro giudizio è negativo. In questi otto anni di governo la Dal Lago e la Cdl si meritano al massimo un tre e mezzo».

Il segretario poi però parla anche degli scenari della coalizione: «Va allargato il ventaglio delle alleanze con forze come i comitati, i raggruppamenti No Dal Molin e la Lif. Forze con le quali abbiamo dialogato intensamente, soprattutto durante la battaglia condotta ed ancora in corso contro la Ederle 2». E intanto si aspetta anche la presa di posizione dell'Italia dei Valori, che tra il 12 ed il 19 gennaio dovrebbe definitivamente pronunciarsi su programma ed alleanze per le provinciali.

Marco Milioni